Decalogo di Harvard per la fertilità

Decalogo di Harvard per la fertilità

Tra i vari fattori che possono influenzare la fertilità, sia maschile che femminile, c’è sicuramente la dieta seguita, intesa come insieme delle abitudini alimentari giornaliere nell’arco della vita.

L’alimentazione è talmente importante ai fini della fertilità che l’Università di Harvard ha stilato un decalogo per evidenziare i comportamenti alimentari che possano essere di supporto. È importante capire che non esistono singoli alimenti che possano aiutare o nuocere la propria fertilità, ma è l’insieme degli alimenti, dei pasti nell’arco dei mesi e degli anni a fare la differenza. 


Il decalogo di Harvard è stato scritto per la popolazione anglosassone, che ha abitudini alimentari differenti dalle nostre; per questo riporterò di seguito i vari punti tradotti adattandoli più alla nostra alimentazione:


1.    Evita acidi grassi trans, nocivi non solo per cuore e apparato cardiovascolare ma anche per la qualità ovarica e spermatica.

2.    Usa più spesso oli vegetali monoinsaturi presenti in olio extravergine di oliva, eccellenza italiana, ma anche frutta secca, semi oleosi, avocado, semi di olio di lino, pesce di acqua fredda, come salmone e sardine. Non sono equivalenti gli altri oli vegetali (ad esempio olio di girasole, di mais, semi misti ecc.) perché sono ricchi di acidi grassi poli-insaturi, migliori dei trans, ma non ottimi come i mono-insaturi che hanno un effetto anti-inifiammatorio. La qualità e la quantità dei grassi è fondamentale per la fertilità: diete ipocaloriche e ipolipidiche sono controproducenti e dannose!

3.    Consuma più spesso proteine vegetali presenti in legumi e derivati, riducendo il consumo di carne rossa e di allevamento intensivo. Il consiglio è quello di avere una alimentazione onnivora equilibrata, senza eccesso di proteine animali né vegetali.

4.    Preferisci carboidrati complessi che vengono digeriti lentamente presenti in cereali e farine integrali, ortaggi, frutta intera (non succhi di frutta e centrifugati) e legumi. Essi permettono di avere un maggior controllo di glicemia e insulinemia post-prandiale, favorendo la fertilità. Si consiglia di ridurre, invece, zuccheri semplici e carboidrati raffinati presenti in dolci, bevande zuccherate, prodotti da forno ecc.

5.    Scegli latte e derivati interi e non scremati perché sono più ricchi di vitamine liposolubili. Latte, yogurt e latticini “light”, “senza grassi” oltre ad avere un minor contenuto vitaminico, hanno un maggior indice insulinemico che influenza negativamente salute e fertilità. Inoltre, per migliorarne il gusto, possono essere addizionati di dolcificanti e additivi alimentari (nel caso degli yogurt). Bisogna però ricordare che le proprietà salutistiche dei latticini sono correlate alla salubrità degli allevamenti degli animali: meglio preferire prodotti caseari provenienti da allevamenti biologici, all’aperto e allevamento di montagna.

6.    Prendi un multivitaminico. Alle donne in cerca di gravidanza si consiglia il supplemento di Acido folico giornaliero da 400mg.

7.    Assumi ferro anche da fonti vegetali poiché ha un maggiore potere anti-ossidante di quello di derivazione animale e per aumentare l’apporto di folati presenti in ortaggi e verdure. Ricchi di ferro sono i cereali integrali, legumi, spinaci, zucca, pomodori, barbabietola.

8.    Bevi per la tua salute. Bevi molta acqua al giorno, assumi, invece, con moderazione bevande nervine: caffè, alcool, tè. Bevande zuccherate sono da evitare per l’alto indice glicemico che le caratterizza.

9.    Cerca di mantenere il tuo peso ideale. Sovrappeso e obesità sono tra le prime cause dell’ipofertilità poiché il tessuto adiposo produce ormoni e molecole pro-infiammatorie che vanno ad alterare gli equilibri ormonali, ad indurre cicli mestruali anovulatori e alterare la qualità ovarica e spermatica. Allo stesso modo il sottopeso, con una percentuale di massa grassa inferiore al 22%, può compromettere la fertilità femminile. L’ideale è avere un BMI (indice di massa corporea) compresa tra 20 e 24.

10.  Pratica attività fisica. È importante avere una vita attiva e praticare esercizio fisico regolarmente per mantenere un buon peso corporeo, ma attenzione a non fare troppo sport, soprattutto se si è magri: può interferire con l’ovulazione.

Le linee guida di Harvard sono volte a correggere abitudini alimentari scorrette che possono concorrere a determinare ipofertilità: eccesso di cibo e vita sedentaria, eccessivo consumo di prodotti alimentari industrializzati, eccessivo apporto proteico, diete troppo restrittive, diete a basso contenuto di grassi.


Queste indicazioni nutrizionali possono essere realmente utili ma bisogna tener conto di altri fattori che possono influenzare la fertilità: età, presenza di patologie, esposizione ad inquinanti ambientali e disregolatori endocrini, fumo, consumo eccessivo di alcool e caffè, stress e condizione psico-emotiva.


Bibliografia

-Aj Gaskins, JW Chavarro- Diet and fertility: a review- Am J Obstet Gynecol 2018 Apr; 218(4):379-389


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articolo a cura di

Dott. Maurizio Sodano Medico chirurgo specialista in ostetricia e ginecologia
Flavia Cravotta - Biologa Nutrizionista

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Oggi insieme al Dr. Roberto Sodano, embriologo clinico di CMR, vogliamo affrontare il tema della selezione microfluidica degli spermatozoi durante un ciclo di fecondazione in-vitro. Oggigiorno sono sempre di più le coppie che si rivolgono ad un centro di medicina della riproduzione aventi un deficit di qualità del liquido seminale. Basti pensare che il 5-10% degli uomini sposati ha o ha avuto problemi a riprodursi. Un recente studio ha dimostrato come la necessità per gli uomini di ricorrere ad un trattamento di fertilità sia in aumento del 9% negli ultimi dieci anni. Questo studio conferma, con un’analisi di un amplissimo campione, un trend già evidenziato da molti ricercatori in diversi lavori pubblicati nell’ultimo decennio. Nel 2011, un’analisi pubblicata sulla rivista “Human Reproduction Update” ha rilevato già una riduzione drastica del numero medio degli spermatozoi per ogni uomo sano, passando da 99 milioni per millilitro nel 1973 a 47 milioni. Non è chiaro cosa ha determinato questo peggioramento, ma le mutate abitudini e stili di vita (alcool, fumo, cattiva alimentazione, stress), l’inquinamento ambientale e dei luoghi di lavoro hanno avuto sicuramente un peso determinante. Durante un ciclo di fecondazione in vitro in laboratorio viene analizzato il liquido seminale. Successivamente alla valutazione dei parametri quantitativi e qualitativi, avviene una selezione degli spermatozoi da impiegare per l'inseminazione degli ovociti mediante separazione per gradienti di densità.In questa procedura avviene la rimozione del plasma seminale mediante lavaggio, la valutazione del numero di spermatozoi "migliori" dal punto di vista morfologico e di motilità, separandoli dagli spermatozoi morti e dai detriti. Negli ultimi anni è stata introdotta un'innovativa metodologia di selezione degli spermatozoi applicata durante un ciclo di fecondazione in vitro, ovvero la selezione microfluidica. Questo è un metodo selettivo degli spermatozoi che prevede l'utilizzo di un chip. Il metodo si basa sul principio della selezione naturale degli spermatozoi passando attraverso microcanali che simulano l’ambiente naturale del sistema riproduttivo femminile. Questi microcondotti funzionano come un filtro che seleziona solo spermatozoi di alta qualità. Con l'impiego della selezione microfluidica degli spermatozoi viene ridotto il rischio di ROS (Reactive Oxygen Species) e di danni al DNA dello spermatozoo, di conseguenza gli spermatozoi selezionati hanno una migliore morfologia, DNA non frammentato e più del doppio della vitalità e della motilità nei confronti degli spermatozoi non selezionati. Con la microfluidica però i liquidi seminali gravemente compromessi (criptozoospermici e campioni provenienti da biopsie e/o agoaspirazioni testicolari) non possono essere trattati. Infine l'impiego della selezione microfluidica permette agli operatori una maggiore rapidità di esecuzione della tecnica, aumenta il tasso di successo della gravidanza e riduce significativamente il numero di aborti durante la fecondazione in vitro. Riassumendo la microfluidica garantisce: massima imitazione del meccanismo naturale di selezione degli spermatozoi selezione di soli spermatozoi di alta qualità con il DNA non frammentato maggiore rapidità di esecuzione della tecnica riduzione significativa del rischio di aborto spontaneo nessuna centrifugazione con riduzione dello stress ossidativo degli spermatozoi. Viene indicata nei pazienti con: elevata frammentazione del DNA spermatico IUI ripetutamente fallite un tasso basso di fecondazione degli ovociti utilizzando il metodo ICSI aborti ripetuti embriotransfer ripetuto senza successivo annidamento dell'embrione qualità insufficiente degli embrioni BIBLIOGRAFIA: Total Motile Sperm Count Trend Over Time: Evaluation of Semen Analyses From 119,972 Men From Subfertile Couples. Ashley W Tiegs, Jessica Landis, Nicolás Garrido, Richard T Scott Jr, James M Hotaling Comparison of microfluid sperm sorting chip and density gradient methods for use in intrauterine insemination cycles. Gode, F., Bodur T., et al. Fertility and Sterility (2019). doi: 10.1016/j.fertnstert.2019.06.037 A treatment approach for couples with disrupted sperm DNA integrity and recurrent ART failure. Parrella, A., Keating, D., Cheung, S. et al. J Assist Reprod Genet (2019). doi: 10.1007/s10815- Selection of Functional Human Sperm with Higher DNA Integrity and Fewer Reactive Oxygen Species. Asghar, W., Velasco, V., Kingsley, J. L. et al. Adv. Healthcare Mater. (2014), 3: 1671-1679. doi: 10.1002/adhm.201400058 ;

6.5.2024
Le testimonianze del CMR: Natascia

Oggi vogliamo ringraziare Natascia per aver condiviso la sua esperienza e per aver riposto tutta la sua fiducia nel nostro operato. La mia storia inizia nel 2009 con la ruvida consapevolezza che a seguito di un intervento, non avrei mai potuto avere figli naturalmente, e la presa di coscienza di questa realtà in qualche modo mi ha allontanato dall'idea di poter diventare madre. Mi spaventava il percorso che avremmo dovuto intraprendere, non credevo di essere capace di affrontare tali insormontabili difficoltà. Con il passare degli anni nel 2020 ho iniziato a percepire che il "mio tempo" stava scorrendo velocemente e che la mia occasione di sentirmi chiamare "mamma" era diventata una possibilità sempre più sfumata e sempre più lontana. Mi sentivo smarrita, non sapevo a chi rivolgermi, in chi avrei potuto riporre tutta questa fiducia necessaria per intraprendere una sfida di questa portata. In seguito a svariate ricerche su internet ho letto di questo centro di medicina riproduttiva e procreazione assistita il CMR. Dalla prima volta in qui ci siamo recati presso questo centro siamo stati accolti e confortati, abbiamo trovato la risposta a tutte le nostre domande, esisteva la possibilità di avere un figlio. Il Dott. Maurizio Sodano ha sempre risposto a tutte le mie domande con sicurezza e fermezza senza tentennamenti o dubbi, mi ha sempre rassicurata sul percorso e sulle possibilità e anche quando si sono presentati degli ostacoli o delle sconfitte non mi ha mai abbandonata, il suo supporto é stato sempre presente fino alla nascita dei miei bambini. Ora posso dirlo siamo diventati genitori di due meravigliosi bambini, e ogni volta che mi abbracciano e mi chiamano mamma, il mio cuore esplode di gioia e un pensiero di immensa gratitudine e ringraziamento va sempre al Dott.Sodano e a tutta la sua equipe formidabile, senza di voi tutto questo non sarebbe mai stato possibile. Vi siamo eternamente debitori, ci avete regalato una vita piena, siete stati il mezzo attraverso il quale ho trovato, concepito, conosciuto e amato i miei bambini, sin dalle prime ecografie, é stato un viaggio mozzafiato. Il centro utilizza tecniche all'avanguardia, senza lista d'attesa, con garanzia di massima professionalità e trasparenza mi sento di poter dire che non potevo scegliere posto migliore alla quale affidarmi perché non si è mai persa l'umanità e l'empatia che un percorso del genere richiede, tutti danno davvero il meglio, i biologi, il Dott.Sodano, e la Dottoressa Casato, la segreteria. Un ringraziamento speciale va anche a Claudia che fa il suo lavoro con grande accoglienza e competenza senza far mai mancare un sorriso e una parola di conforto se la situazione lo richiede. Concludo volendo rassicurare chi ha dubbi su quale centro scegliere che il CMR é in assoluto il migliore sotto tutti i punti di vista, grazie di averci regalato un sogno tanto agognato e desiderato come i nostri figli. Natascia ;

16.4.2024
Alimentazione e PMA

Seguire delle indicazioni nutrizionali, almeno 3 mesi prima dall’inizio della stimolazione ormonale, può essere un valido supporto alla coppia che decide di intraprendere un percorso di PMA. Questo perché sia il follicolo ovarico che lo spermatozoo impiegano circa 90 giorni per arrivare alla fase di maturazione e, questa è una finestra temporale ideale per migliorarne la qualità, aumentando le probabilità di un esito positivo. I miei consigli nutrizionali per tutte le coppie che intraprendono questo percorso sono: • Preferire alimenti biologici. • Preferire carne e latticini biologici o di allevamento all’aperto (senza l’utilizzo di ormoni). • Frutta e verdura di stagione e, preferibilmente, biologici. • Buona quota proteica in tutti i pasti della giornata. • Preferire alimenti integrali. • Adeguato apporto di verdure a pranzo e cena. • Consumare semi germogliati. • Aumentare alimenti con proprietà antiossidanti. • Consumare Crucifere per stimolare la via metabolica degli estrogeni. • Consumare cibi fermentati per la salute intestinale (un microbiota sano è fondamentale per la corretta metabolizzazione degli ormoni, per supportare il sistema immunitario e per ridurre i livelli di infiammazione sistemica). • Bere 2l di acqua al giorno. • Aumentare il consumo di alimenti ricchi di magnesio, acido folico, vitamina B12, vitamina C e omega-3. • Evitare alcol, caffeina e fumo. • Evitare dolcificanti artificiali, conservanti e additivi alimentari. Se non ci fosse il tempo di preparazione dei 3 mesi, si può comunque seguire dei consigli nutrizionali più mirati, per ogni fase del percorso di fecondazione assistita, da personalizzare alla coppia. Vediamone alcuni. Stimolazione ormonale La stimolazione ormonale potrebbe portare la donna a soffrire di ritenzione di liquidi. Ecco alcuni consigli per contrastarla: • Preferire una colazione salata • Ridurre il consumo di zuccheri semplici e carboidrati raffinati • Evitare lunghe cotture di verdure • Ridurre il consumo di passati e minestroni di verdure • Evitare il consumo di prodotti alimentari ricchi di sale • Preferire verdure amare e verdure a foglie verde Fase di prelievo degli ovociti In questa fase è importante garantire un corretto transito intestinale. Per questo si consiglia di bere 2 litri di acqua al giorno, consumare un apporto adeguato di fibra da frutta e verdura (ricordando che l’eccesso di fibra può causare occlusione intestinale!), condire la verdura con olio extra vergine di oliva, consumare passati di verdure e zuppe di legumi. In caso di stipsi può essere utile consumare 2-3 mele cotte al giorno o 2-3 prugne secche lasciate in ammollo tutta una notte. Fase di trasferimento degli embrioni Per favorire l’attecchimento degli embrioni, si consiglia di consumare alimenti che favoriscono un buon flusso sanguigno per apportare nutrienti all’utero: frutti di bosco, agrumi, anguria, melone, succo di melograno, ananas, kiwi e spezie come zenzero, origano e curcuma. Inoltre, per evitare contrazioni uterine, sarebbe meglio evitare tisane ed infusi di semi di finocchio, salvia, menta, camomilla, foglie di lampone. Bibliografia https://www.medscape.com/viewarticle/803821 https://www.fertstert.org/article/S0015-0282(12)00901-6/pdf https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/17978119/ ;

6.2.2024

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