Il percorso di coppia nella PMA. La fase Operativa

Il percorso di coppia nella PMA. La fase Operativa

Vediamo quali sono i passaggi della fase operativa

Una volta deciso il piano terapeutico durante la fase clinica la coppia dovrà affrontare il percorso denominato "FASE OPERATIVA", che potrà essere di 1° LIVELLO o di 2° LIVELLO.


Parliamo di 1° LIVELLO quando siamo nel campo dell'inseminazione intrauterina.

Il partner maschile effettuerà una raccolta di liquido seminale in coincidenza con l'ovulazione della donna. Il liquido seminale sarà quindi processato in laboratorio per essere utilizzato nell''inseminazione intrauterina.

Passeranno 15 giorni dall'inseminazione, a seguito dei quali si effettuerà l’esame di gravidanza andando a ricercare nel sangue l’ormone β-HCG, prodotto dall'embrione una volta impiantato.

Dovesse risultare con esito positivo controlleremo la presenza della camera gestazionale attraverso un'ecografia e quindi, eventualmente continuare il monitoraggio della gravidanza nei mesi a seguire.

Nel caso di esito negativo si valuterà insieme, medico e coppia, se e come proseguire.


Se siamo in presenza di una fecondazione in vitro stiamo parlando di 2° LIVELLO.

Questo trattamento si compone di diverse fasi:


Stimolazione della funzione ovarica

La prima fase prevede la stimolazione della funzione ovarica per indurre una crescita multipla di follicoli finalizzata ad aumentare le probabilità di ogni singolo ovocita di essere fecondato e di svilupparsi in feto, visto che in vitro queste si riducono rispetto alla fecondazione tradizionale. Avremo quindi per ogni singola ovulazione un maggior numero di ovociti e un conseguente aumento delle probabilità di rimanere incinte.


Il prelievo degli ovociti – PICK-UP

Quando i follicoli saranno ritenuti maturi, quindi con un diametro maggiore di 16 mm, verranno aspirati. Il liquido follicolare ottenuto sarà esaminato al microscopio con l'obbiettivo di ricercare degli ovociti. Tutto avviene in maniera assolutamente indolore attraverso una tecnica di agoaspirazione per via transvaginale. Sotto sedazione e sotto guida ecografica.


L'inseminazione in vitro e la coltura embrionaria

Nella fase immediatamente successiva al prelievo degli ovociti sarà richiesto al partner, attraverso masturbazione, di produrre un campione seminale; gli spermatozoi e gli ovociti verranno messi in contatto fino ad accertare l'esito dell'inseminazione.

Tutti gli ovociti correttamente fecondati (ovocita a due pronuclei) verranno mantenuti in coltura. Nel periodo della coltura i due pronuclei spariranno dando origine allo zigote, cui seguirà prima divisione cellulare, momento in cui si è in presenza dell'embrione vero e proprio.


Il trasferimento degli embrioni - TRANSFER

Il giorno del transfer gli embrioni saranno trasferiti attraverso un catetere all''interno della cavità uterina della paziente.


Crioconservazione degli embrioni rimanenti

Gli embrioni restanti non vengono trasferiti e con evidenti segni di vitalità, saranno opportunamente crioconservati per ulteriori eventuali cicli successivi. In questo modo non sarà necessario svolgere una nuova stimolazione.


Test di gravidanza

Trascorreranno due settimane dal trasferimento degli embrioni, dopodiché effettueremo un dosaggio di ß-HCG (ormone prodotto dall'embrione una volta che si è impiantato) al fine di verificare l'esito del trattamento. In caso di positività passeranno ulteriori 20 giorni prima di effettuare un'ecografia di controllo per osservare l'eventuale presenza della camera gestazionale e proseguire con il monitoraggio della gravidanza.


Se avete dubbi o ulteriori domande a riguardo, non esitate a contattarci o a scrivere nei commenti del post, vi risponderemo quanto prima!


A presto dal CENTRO CMR.




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articolo a cura di

Dott. Maurizio Sodano Medico chirurgo specialista in ostetricia e ginecologia
Dott. Maurizio Sodano. Direttore del centro CMR

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L'importanza del primo incontro

Oggi vogliamo approfondire l'importanza del primo incontro qui in CMR. A parlarne è Claudia la Responsabile della segreteria ed accettazione. So bene quanto sia difficile fare la prima chiamata o scriverci una mail per chiedere informazioni, spesso mi raccontate quanto tempo è che pensate di chiamarci, che ne parlate tra di voi, chiedete consiglio a chi magari questa esperienza l’ha già vissuta. Mi raccontate le vostre difficoltà, se avete già dei trascorsi alle spalle, oppure siete timidi ed un po’ impacciati, non sapete bene cosa chiedere o le informazioni di cui avete bisogno. Avete letto su internet, vi siete fatti raccontare o appunto, avete già vissuto questa esperienza, e vi trovate di nuovo a riviverla. Per noi è importante mettervi a vostro agio, ci piace conoscervi e conoscere le vostre storie, a partire proprio dal primo incontro. La parte di colloquio, consulenza e aggiungerei presentazione è fondamentale. Ci avete scelti su raccomandazione di amici oppure sfogliando una lista di nomi e cliniche su internet, quindi durante la prima visita ci teniamo a capirvi il più possibile. Ma in cosa consiste la prima visita? Iniziamo con un colloquio conoscitivo, dove ci raccontate la vostra storia, spesso portate già degli esami perché avete appunto dei pregressi oppure arrivate solo carichi di curiosità e domande, a cui cercheremo di dare riscontro. Dopo la fase conoscitiva verrà fatta la visita specialistica ginecologica con anche un’ecografia transvaginale a cui fa seguito una seconda parte di colloquio. Se deciderete subito di appoggiarvi a noi, ed iniziare un percorso, non avendo una lista d’attesa per accedere alle procedure di PMA, vi lasceremo una lista con degli esami di approfondimento da fare. Alcune volte si ha bisogno di un po’ più di tempo per prendere una decisione e metabolizzare tutto quello che i medici vi espongono in sede di colloquio, ci troverete comunque pronti ad organizzare un secondo appuntamento, per sciogliere eventuali dubbi. Siamo un centro privato, non un ospedale, troverete sempre me ad accogliervi all’ingresso ed a rispondervi al telefono o la mia collega amministrativa Silvia, il Dr. Sodano e la Dr.ssa Casato, con i quali farete la prima visita, continueranno a seguirvi durante tutto il percorso, a guidarvi ed indirizzarvi verso quello più appropriato e studiando un trattamento il più personalizzato possibile. La nostra infermiera, la Dr.ssa Tamagnone vi coccolerà durante le procedure operative e controllerà insieme ai clinici tutti i vostri esami. Il nostro Team di laboratorio, parte nascosta ma decisamente fondamentale, nonchè fulcro dell'attività del centro, sarà sempre disponibile a darvi spiegazioni ed a rassicurarvi riguardo la procedura eseguita. Al C.M.R. ogni passaggio e ogni persona è fondamentale, il nostro è un lavoro di squadra e consideriamo ogni coppia parte di questa squadra, proprio perché senza il primo incontro, senza quel primo passo fatto da voi prendendo consapevolezza dell’aver bisogno di un aiuto o di un confronto, non avremmo la possibilità di realizzare il vostro desiderio. Forse sono andata un po’ oltre, ma è per spiegarvi che dietro la professionalità, sotto il camice, ci sono delle persone, sempre le stesse, pronte ad aiutarvi.  ;

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26.4.2023
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Da sempre il mese di Marzo è dedicato alla donna ed è anche il mese dedicato ad un'altra iniziativa importante, quella legata alla consapevolezza di una patologia che colpisce a oggi 3 milioni di donne: l'endometriosi. Oggi abbiamo deciso di riportarvi la testimonianza di una nostra paziente e ormai amica, che ne soffre in prima persona. Mi è stata chiesta una testimonianza su una patologia ancora oggi poco conosciuta. Marzo è il mese dedicato all'endometriosi. Si stima che 1 donna su 10 ne soffra, finalmente qualcosa si sta muovendo sulla conoscenza e sulla sensibilizzazione di questa patologia, mia compagna di vita da quando il mio corpo mi ha reso signorina. E oggi la donna che sono lo devo anche alla mia esperienza con lei. Sentii il nome endometriosi la prima volta a 19 anni , dopo il solito ciclo doloroso, dopo i soliti svenimenti, dopo che mia mamma d'urgenza mi portò al pronto soccorso. Fu la prima volta che i miei dolori da ciclo furono presi realmente in considerazione dalla mia famiglia, dai miei amici e dai miei professori di liceo che puntualmente sgranavano gli occhi e esclamavano "eh quante scene per un ciclo !, Stai esagerando!!!". Fu la prima volta che al mio dolore venne attribuito un Nome; mi avevano quasi convinto che era la mia soglia del dolore troppo bassa, convivevo con i dolori lancinanti ormai ogni giorno e non più nella settimana del ciclo, erano la mia routine finché un giovane medico tirocinante visitandomi mi disse: "Elisa non sei esagerata tu soffri di endometriosi!". Strano che la diagnosi venne fatta da un giovane tirocinante e non dal primario del reparto di ginecologia che dell'endometriosi non conosceva quasi nulla! Endo che !??? Risposi esattamente così; e ancora oggi quando parlo di questa malattia le persone mi pongono la stessa identica domanda. Forse perché ancora oggi se ne parla poco, forse perché è una malattia sottovalutata che, subdola, può divorare gli organi delle donne in età fertile. Alla diagnosi seguì un'intervento di 7 ore, perché chi mi operò non era pronto e preparato a intervenire su una malattia così infiltrante: così ripulirono le cisti che si erano formate, mi diedero una pacca sulla spalla dicendomi di iniziare una cura che mi avrebbe portato a una menopausa artificiale e da lì sempre sotto terapia ormonale, finché non avrei deciso di fare un figlio; una sola raccomandazione: cercare il prima possibile una gravidanza. Avevo solo 19 anni, la gravidanza non era sicuramente nei miei progetti! Così mentre tutti avevano come problema cosa indossare il sabato, io iniziando la cura avevo il problema di affrontare la mia menopausa indotta con tutte le conseguenze, convivendo con I dolori che migliorarono dopo l'intervento ma che non scomparirono. Trasferendomi a Milano x studi mi visitarono 10,15 forse anche 20 ginecologi, ancora oggi moltissimi medici non sanno spiegare e darti una reale diagnosi, per non parlare dello Stato che, non riconoscendola come malattia invalidante, costringe centinaia di donne a dover pagare tutte le cure palliative e le visite. Nel 2019, grazie ai suggerimenti del Dott.Sodano del CMR, sono arrivata in un centro specializzato, la diagnosi tramite eco 3d fu pesante, molti organi erano totalmente ricoperti da endometriosi, retto, vagina, intestino ... , ne uscii dopo 6 ore di intervento con una resezione intestinale e fortunatamente senza stomia! Finalmente il ciclo tornò per la prima volta nella mia vita senza dolori ne emorragie. Inizio così la mia ricerca di gravidanza: mese dopo mese la speranza era quella di un ritardo ma puntualmente il ciclo arrivava, così, dopo vari mesi di tentativi e infiniti esami, ci siamo affidati al CMR, dove ci hanno accompagnato lungo tutto il percorso di procreazione assistita ,trasmettendoci serenità e coraggio. Oggi abbraccio la mia piccola Ambra, ancora incredula per il grande sogno che il dottor Sodano e tutta la sua équipe ci hanno dato la possibilità di realizzare. Ah dimenticavo! Durante il percorso di fecondazione un terzo intervento mi fece dire addio alla tuba sx , anche lei divorata dall'endometriosi! Spiegare cosa sia esattamente questa patologia a parole è complicato, l'ho sempre immaginata come un filo spinato che avvolgendo gli organi internamente stringe e causa bruciore e dolore . Durante i miei vari interventi ho conosciuto ragazze giovanissime perdere organi importanti e spesso la speranza di diventare un giorno Mamme, ho visto donne versare infinite lacrime non riuscendo a pagare visite mediche e medicine dai prezzi folli. Mi ha fatto apprezzare la vita ogni giorno, soprattutto quando i dolori ti danno tregua, alzi su le mani e vivi pienamente le tue giornate in attesa che gli studi medici possano finalmente trovare una cura e la causa definitiva. Elisa B. ;

14.3.2023

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