Strategie per la scelta degli embrioni da trasferire

Strategie per la scelta degli embrioni da trasferire

L’impiego dell'intelligenza artificiale

Oggigiorno è estremamente importante effettuare trasferimenti di embrioni altamente selezionati, poiché l’obiettivo da perseguire è quello di offrire al maggior numero di pazienti che intraprendono un percorso di procreazione medicalmente assistita (PMA) la possibilità di ottenere una gravidanza a termine con un bimbo sano


Effettuare un’elevata selezione embrionaria permette a noi operatori del settore di eseguire la maggior parte delle volte un transfer di un singolo embrione, così da poter massimizzare il risultato, ma soprattutto di ridurre il rischio di una gravidanza gemellare, che è stato dimostrato essere caratterizzata da complicanze sia per i bambini che per la madre.


La scelta degli embrioni da trasferire in utero avviene secondo la valutazione di parametri estremamente importanti, che sono quelli morfologici e quelli cinetici.


Quando parliamo di parametri morfologici, si intendono la grandezza e la simmetria delle singole cellule (blastomeri) che compongono l’embrione, la presenza del nucleo, la forma e le dimensioni dell’embrione stesso, ma anche l’aspetto citoplasmatico.


Quando invece si parla di parametri cinetici, bisogna focalizzarsi su diversi fattori, come il numero di cellule che compongono l’embrione, il tempo con cui avvengono le singole divisioni cellulari, se le divisioni avvengono correttamente, lo stadio di sviluppo embrionale (zigote, morula, blastocisti ecc…).


Fino a pochi anni fa la scelta degli embrioni migliori da poter trasferire in utero avveniva attraverso l’osservazione istantanea dell’embrione da parte dell’embriologo, che si basava sui criteri citati precedentemente, ma che aveva una criticità, ovvero quella di poterli osservare per pochi minuti al microscopio, quindi fuori dall’incubatore, con un notevole rischio di recare danno all’embrione. Inoltre in questo caso assume ancora più importanza il livello di esperienza del singolo professionista. 


Per ovviare a questi limiti operativi, oggi sono nate diverse tecnologie che consentono a noi operatori di poter massimizzare le prestazioni di un singolo ciclo FIVET/ICSI e di ottenere un numero sempre più elevato di gravidanze a termine. Tra queste nuove tecnologie possiamo menzionare gli incubatori Time-Laps, senza però dimenticare l’intelligenza artificiale, ovvero l’impiego di macchine computerizzate rese performanti dall’ausilio di algoritmi che permettono, oltre alla valutazione imprescindibile dell’embriologo, un’analisi qualitativa del singolo embrione.


L’intelligenza artificiale si avvale di microcamere all’interno dell’incubatore che scattano delle foto ad ogni singolo embrione ogni 5 minuti, così da riuscire a creare un filmato completo dello sviluppo embrionale durante la coltura. L’algoritmo associato alla macchina invece, viene studiato per far si che molteplici parametri qualitativi vengano analizzati (>70), così da riuscire ad ottenere una selezione altamente efficace dell’embrione con il maggior potere di sviluppo da impiegare per il trasferimento in utero. Gli algoritmi possono essere scelti e pre impostati a seconda delle modalità di lavoro del laboratorio del centro che si avvale di tali tecnologie, così da renderlo il più personalizzato possibile.


L’impiego dell’intelligenza artificiale nelle tecniche di riproduzione assistita, non consente solamente la scelta dell’embrione con il maggior potenziale di sviluppo, ma consente anche di determinare quale sia la tempistica più idonea al suo trasferimento


Come riportato da un importante studio presentato all’EHSRE 2018, quasi ogni aspetto della cura del paziente è stato studiato mediante l’impiego dell’intelligenza artificiale, compresa l'identificazione e la morfologia degli spermatozoi, l'identificazione di follicoli vuoti o contenenti ovociti, la previsione degli stadi embrionali, la previsione della formazione di blastocisti a partire dagli ovociti, la valutazione della qualità della blastocisti umana, la previsione di nascita da una singola blastocisti e lo sviluppo di protocolli di stimolazione IVF ottimali.


Ad oggi ci sono diversi studi preliminari nel campo della riproduzione assistita dove viene impiegata l’intelligenza artificiale, che hanno come obiettivo quello di migliorare l’efficacia di un trattamento di fecondazione in vitro; nonostante ci sia bisogno ancora di tempo e di ulteriori studi prospettici, è stato possibile selezionare gli embrioni qualitativamente migliori con le probabilità più alte di generare una nascita, oltre che ridurre il numero di trasferimenti per paziente.


In conclusione possiamo affermare che l’impiego di nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale, gli incubatori Time-Laps, in associazione all’esperienza di ciascun embriologo, massimizzano le prestazioni e la qualità di un laboratorio di pma, riflettendosi in maniera altamente positiva nei risultati ottenuti.


Per ulteriori informazioni e chiarimenti clicca sul link: https://www.infertilitadicoppia.com/trattamenti-procreazione-medicalmente-assistita.html


BIBLIOGRAFIA


● Herrero J, et al. A time to look back: analysis of morphokinetic characteristics of human embryo development Fertil Steril. 2013 Dec;100(6):1602-9.e1-4.

● Meseguer M, et al. An artificial intelligence model based on the proteomic profile of euploid embryos and blastocyst morphology: a preliminary study Reprod Biomed Online. 2020 Oct 8;S1472-6483(20)30537-X.

● Carol Lynn Curchoe, et al. Artificial intelligence and machine learning for human reproduction and embryology presented at ASRM and ESHRE 2018, J Assist Reprod Genet. 2019 Apr;36(4):591-600


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articolo a cura di

Dott. Maurizio Sodano Medico chirurgo specialista in ostetricia e ginecologia
Dott. Maurizio Sodano. Direttore del centro CMR

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La selezione microfluidica degli spermatozoi

Oggi insieme al Dr. Roberto Sodano, embriologo clinico di CMR, vogliamo affrontare il tema della selezione microfluidica degli spermatozoi durante un ciclo di fecondazione in-vitro. Oggigiorno sono sempre di più le coppie che si rivolgono ad un centro di medicina della riproduzione aventi un deficit di qualità del liquido seminale. Basti pensare che il 5-10% degli uomini sposati ha o ha avuto problemi a riprodursi. Un recente studio ha dimostrato come la necessità per gli uomini di ricorrere ad un trattamento di fertilità sia in aumento del 9% negli ultimi dieci anni. Questo studio conferma, con un’analisi di un amplissimo campione, un trend già evidenziato da molti ricercatori in diversi lavori pubblicati nell’ultimo decennio. Nel 2011, un’analisi pubblicata sulla rivista “Human Reproduction Update” ha rilevato già una riduzione drastica del numero medio degli spermatozoi per ogni uomo sano, passando da 99 milioni per millilitro nel 1973 a 47 milioni. Non è chiaro cosa ha determinato questo peggioramento, ma le mutate abitudini e stili di vita (alcool, fumo, cattiva alimentazione, stress), l’inquinamento ambientale e dei luoghi di lavoro hanno avuto sicuramente un peso determinante. Durante un ciclo di fecondazione in vitro in laboratorio viene analizzato il liquido seminale. Successivamente alla valutazione dei parametri quantitativi e qualitativi, avviene una selezione degli spermatozoi da impiegare per l'inseminazione degli ovociti mediante separazione per gradienti di densità.In questa procedura avviene la rimozione del plasma seminale mediante lavaggio, la valutazione del numero di spermatozoi "migliori" dal punto di vista morfologico e di motilità, separandoli dagli spermatozoi morti e dai detriti. Negli ultimi anni è stata introdotta un'innovativa metodologia di selezione degli spermatozoi applicata durante un ciclo di fecondazione in vitro, ovvero la selezione microfluidica. Questo è un metodo selettivo degli spermatozoi che prevede l'utilizzo di un chip. Il metodo si basa sul principio della selezione naturale degli spermatozoi passando attraverso microcanali che simulano l’ambiente naturale del sistema riproduttivo femminile. Questi microcondotti funzionano come un filtro che seleziona solo spermatozoi di alta qualità. Con l'impiego della selezione microfluidica degli spermatozoi viene ridotto il rischio di ROS (Reactive Oxygen Species) e di danni al DNA dello spermatozoo, di conseguenza gli spermatozoi selezionati hanno una migliore morfologia, DNA non frammentato e più del doppio della vitalità e della motilità nei confronti degli spermatozoi non selezionati. Con la microfluidica però i liquidi seminali gravemente compromessi (criptozoospermici e campioni provenienti da biopsie e/o agoaspirazioni testicolari) non possono essere trattati. Infine l'impiego della selezione microfluidica permette agli operatori una maggiore rapidità di esecuzione della tecnica, aumenta il tasso di successo della gravidanza e riduce significativamente il numero di aborti durante la fecondazione in vitro. Riassumendo la microfluidica garantisce: massima imitazione del meccanismo naturale di selezione degli spermatozoi selezione di soli spermatozoi di alta qualità con il DNA non frammentato maggiore rapidità di esecuzione della tecnica riduzione significativa del rischio di aborto spontaneo nessuna centrifugazione con riduzione dello stress ossidativo degli spermatozoi. Viene indicata nei pazienti con: elevata frammentazione del DNA spermatico IUI ripetutamente fallite un tasso basso di fecondazione degli ovociti utilizzando il metodo ICSI aborti ripetuti embriotransfer ripetuto senza successivo annidamento dell'embrione qualità insufficiente degli embrioni BIBLIOGRAFIA: Total Motile Sperm Count Trend Over Time: Evaluation of Semen Analyses From 119,972 Men From Subfertile Couples. Ashley W Tiegs, Jessica Landis, Nicolás Garrido, Richard T Scott Jr, James M Hotaling Comparison of microfluid sperm sorting chip and density gradient methods for use in intrauterine insemination cycles. Gode, F., Bodur T., et al. Fertility and Sterility (2019). doi: 10.1016/j.fertnstert.2019.06.037 A treatment approach for couples with disrupted sperm DNA integrity and recurrent ART failure. Parrella, A., Keating, D., Cheung, S. et al. J Assist Reprod Genet (2019). doi: 10.1007/s10815- Selection of Functional Human Sperm with Higher DNA Integrity and Fewer Reactive Oxygen Species. Asghar, W., Velasco, V., Kingsley, J. L. et al. Adv. Healthcare Mater. (2014), 3: 1671-1679. doi: 10.1002/adhm.201400058 ;

6.5.2024
Le testimonianze del CMR: Natascia

Oggi vogliamo ringraziare Natascia per aver condiviso la sua esperienza e per aver riposto tutta la sua fiducia nel nostro operato. La mia storia inizia nel 2009 con la ruvida consapevolezza che a seguito di un intervento, non avrei mai potuto avere figli naturalmente, e la presa di coscienza di questa realtà in qualche modo mi ha allontanato dall'idea di poter diventare madre. Mi spaventava il percorso che avremmo dovuto intraprendere, non credevo di essere capace di affrontare tali insormontabili difficoltà. Con il passare degli anni nel 2020 ho iniziato a percepire che il "mio tempo" stava scorrendo velocemente e che la mia occasione di sentirmi chiamare "mamma" era diventata una possibilità sempre più sfumata e sempre più lontana. Mi sentivo smarrita, non sapevo a chi rivolgermi, in chi avrei potuto riporre tutta questa fiducia necessaria per intraprendere una sfida di questa portata. In seguito a svariate ricerche su internet ho letto di questo centro di medicina riproduttiva e procreazione assistita il CMR. Dalla prima volta in qui ci siamo recati presso questo centro siamo stati accolti e confortati, abbiamo trovato la risposta a tutte le nostre domande, esisteva la possibilità di avere un figlio. Il Dott. Maurizio Sodano ha sempre risposto a tutte le mie domande con sicurezza e fermezza senza tentennamenti o dubbi, mi ha sempre rassicurata sul percorso e sulle possibilità e anche quando si sono presentati degli ostacoli o delle sconfitte non mi ha mai abbandonata, il suo supporto é stato sempre presente fino alla nascita dei miei bambini. Ora posso dirlo siamo diventati genitori di due meravigliosi bambini, e ogni volta che mi abbracciano e mi chiamano mamma, il mio cuore esplode di gioia e un pensiero di immensa gratitudine e ringraziamento va sempre al Dott.Sodano e a tutta la sua equipe formidabile, senza di voi tutto questo non sarebbe mai stato possibile. Vi siamo eternamente debitori, ci avete regalato una vita piena, siete stati il mezzo attraverso il quale ho trovato, concepito, conosciuto e amato i miei bambini, sin dalle prime ecografie, é stato un viaggio mozzafiato. Il centro utilizza tecniche all'avanguardia, senza lista d'attesa, con garanzia di massima professionalità e trasparenza mi sento di poter dire che non potevo scegliere posto migliore alla quale affidarmi perché non si è mai persa l'umanità e l'empatia che un percorso del genere richiede, tutti danno davvero il meglio, i biologi, il Dott.Sodano, e la Dottoressa Casato, la segreteria. Un ringraziamento speciale va anche a Claudia che fa il suo lavoro con grande accoglienza e competenza senza far mai mancare un sorriso e una parola di conforto se la situazione lo richiede. Concludo volendo rassicurare chi ha dubbi su quale centro scegliere che il CMR é in assoluto il migliore sotto tutti i punti di vista, grazie di averci regalato un sogno tanto agognato e desiderato come i nostri figli. Natascia ;

16.4.2024
Alimentazione e PMA

Seguire delle indicazioni nutrizionali, almeno 3 mesi prima dall’inizio della stimolazione ormonale, può essere un valido supporto alla coppia che decide di intraprendere un percorso di PMA. Questo perché sia il follicolo ovarico che lo spermatozoo impiegano circa 90 giorni per arrivare alla fase di maturazione e, questa è una finestra temporale ideale per migliorarne la qualità, aumentando le probabilità di un esito positivo. I miei consigli nutrizionali per tutte le coppie che intraprendono questo percorso sono: • Preferire alimenti biologici. • Preferire carne e latticini biologici o di allevamento all’aperto (senza l’utilizzo di ormoni). • Frutta e verdura di stagione e, preferibilmente, biologici. • Buona quota proteica in tutti i pasti della giornata. • Preferire alimenti integrali. • Adeguato apporto di verdure a pranzo e cena. • Consumare semi germogliati. • Aumentare alimenti con proprietà antiossidanti. • Consumare Crucifere per stimolare la via metabolica degli estrogeni. • Consumare cibi fermentati per la salute intestinale (un microbiota sano è fondamentale per la corretta metabolizzazione degli ormoni, per supportare il sistema immunitario e per ridurre i livelli di infiammazione sistemica). • Bere 2l di acqua al giorno. • Aumentare il consumo di alimenti ricchi di magnesio, acido folico, vitamina B12, vitamina C e omega-3. • Evitare alcol, caffeina e fumo. • Evitare dolcificanti artificiali, conservanti e additivi alimentari. Se non ci fosse il tempo di preparazione dei 3 mesi, si può comunque seguire dei consigli nutrizionali più mirati, per ogni fase del percorso di fecondazione assistita, da personalizzare alla coppia. Vediamone alcuni. Stimolazione ormonale La stimolazione ormonale potrebbe portare la donna a soffrire di ritenzione di liquidi. Ecco alcuni consigli per contrastarla: • Preferire una colazione salata • Ridurre il consumo di zuccheri semplici e carboidrati raffinati • Evitare lunghe cotture di verdure • Ridurre il consumo di passati e minestroni di verdure • Evitare il consumo di prodotti alimentari ricchi di sale • Preferire verdure amare e verdure a foglie verde Fase di prelievo degli ovociti In questa fase è importante garantire un corretto transito intestinale. Per questo si consiglia di bere 2 litri di acqua al giorno, consumare un apporto adeguato di fibra da frutta e verdura (ricordando che l’eccesso di fibra può causare occlusione intestinale!), condire la verdura con olio extra vergine di oliva, consumare passati di verdure e zuppe di legumi. In caso di stipsi può essere utile consumare 2-3 mele cotte al giorno o 2-3 prugne secche lasciate in ammollo tutta una notte. Fase di trasferimento degli embrioni Per favorire l’attecchimento degli embrioni, si consiglia di consumare alimenti che favoriscono un buon flusso sanguigno per apportare nutrienti all’utero: frutti di bosco, agrumi, anguria, melone, succo di melograno, ananas, kiwi e spezie come zenzero, origano e curcuma. Inoltre, per evitare contrazioni uterine, sarebbe meglio evitare tisane ed infusi di semi di finocchio, salvia, menta, camomilla, foglie di lampone. Bibliografia https://www.medscape.com/viewarticle/803821 https://www.fertstert.org/article/S0015-0282(12)00901-6/pdf https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/17978119/ ;

6.2.2024

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